Sono disponibili presso il laboratorio analisi Biomedicals test sierologici specifici per la diagnosi della mononucleosi infettiva.
La mononucleosi, conosciuta anche come malattia del bacio a causa della modalità più comune di contagio, è una patologia che può colpire ad ogni età ma è particolarmente diffusa tra bambini ed adolescenti. I sintomi più comuni comprendono faringite con presenza di placche bianco giallastre sulle tonsille, febbre alta, spossatezza e dolori muscolari, ingrossamento dei linfonodi, aumento della produzione di cellule mononucleate (linfociti e monociti).
L’agente eziologico della mononucleosi è un virus denominato Epstein-Barr virus (EBV) conosciuto anche come Herpes Virus 4. Come altri virus della famiglia degli Herpes, dopo l’infezione ci si immunizza, ma ci possono essere casi di riattivazione del virus con ricomparsa dei sintomi e contagiosità. Essendo una malattia virale non è curabile, ma si possono curare i sintomi, che regrediscono entro 2-3 settimane. Tuttavia una sensazione di stanchezza generalizzata può persistere anche per diversi mesi dall’infezione.
E’ importante diagnosticare la malattia rapidamente e senza equivoci la malattia per evitare trattamenti inutili. Inoltre pazienti affetti da mononucleosi devono riposare a letto ed evitare sforzi per evitare complicanze come ad esempio l’ingrossamento della milza con conseguente rottura, complicanza rara ma temibile
A supporto del Medico per la diagnosi di mononucleosi infettiva ci sono test per il rilevamento di anticorpi fase specifica (1,2) dosabili su un campione di sangue venoso. Gli anticorpi dosabili presso il nostro Laboratorio sono:
- anticorpi eterofili
- anticorpi anti-VCA IgM
- anticorpi anti-VCA/EA IgG
- anticorpi anti-EBNA IgG
e consentono di stabilire lo stadio della patologia (3) o, in caso di negatività, consentono di escludere la mononucleosi ed indirizzare il Medico verso un corretto percorso terapeutico. Tali anticorpi sono dosati con il metodo ELFA, un gold standard per la virologia che assicura elevata specificità e sensibilità e offre al Medico uno strumento efficace e di semplice interpretazione. E’ importante sottolineare che la scelta di questo metodo è supportata da studi pubblicati su autorevoli riviste scientifiche internazionali (4,5)
(1) Hess, Ralf D. “Routine Epstein-Barr virus diagnostics from the laboratory perspective: still challenging after 35 years.” Journal of clinical microbiology 42.8 (2004): 3381-3387.
(2)Macsween, Karen F., and Dorothy H. Crawford. “Epstein-Barr virus—recent advances.” The Lancet infectious diseases 3.3 (2003): 131-140.
(3) De Paschale, Massimo, and Pierangelo Clerici. “Serological diagnosis of Epstein-Barr virus infection: problems and solutions.” World journal of virology 1.1 (2012): 31.
(4) Lupo, J., et al. “Performance of two commercially available automated immunoassays for the determination of Epstein-Barr virus serological status.” Clinical and Vaccine Immunology (2012): CVI-00100.
(5) Johannessen, I., et al. “Determination of EBV serostatus prior to kidney transplantation: Comparison of VIDAS®, LIAISON® and immunofluorescence assays.” Journal of virological methods 203 (2014): 107-111.